Oltre 50 lavori su carta e una selezione di libri d’artista presentano l’affascinante opera di Irma Blank.
In particolare, gli spazi della collezione studio ospitano opere dai cicli delle Trascrizioni degli anni Settanta e dei Radical Writings iniziati alla fine degli anni Ottanta. Un segno che dà voce al silenzio: nelle sue opere l’artista tedesca prende le mosse dalla scrittura per rinunciare, paradossalmente, alla parola. Ciò che ne risulta sono scritture fittizie, che della scrittura conservano solo il gesto e formano blocchi di testo e capitoli come nelle pagine di libri e giornali. La tendenza alla meditazione, tipica del suo lavoro, è rafforzata dall’uso intenso del colore blu.
La mostra mette in relazione il lavoro dell’artista tedesca con la poesia visiva degli anni ’60 e ’70, allora attuale, ma aggiunge anche un elemento nuovo. Dalla produzione di Blank emergono infatti punti di contatto con la Minimal art e l’arte concettuale, con artiste e artisti che nell’astrazione hanno trovato un linguaggio alternativo e molto personale, come Agnes Martin, Hanne Darboven, Roman Opalka. Queste connessioni sono rese evidenti, in mostra, dall’accostamento tra i loro libri d’artista e quelli di Irma Blank. Con la mostra Museion continua l’indagine sulle opere dell’Archivio di Nuova Scrittura conservate in collezione.
Irma Blank (Celle, Germania, 1934, vive e lavora a Milano) pratica la scrittura come strumento di conoscenzaintuitive e riduce i segni linguistici a “Urzeichen”, segni primordiali. In oltre quarant’anni di attività, ha esposto le sue opere in musei, gallerie e rassegne internazionali come Documenta di Kassel (1977), la Biennale di venezia (1978, 2017), Quadriennale di Roma (2005), Centre Pompidou di Parigi (2010), Kunsthaus Hamburg (2016), MAMbo Bologna (2016).
Irma Blank
Opere su carta dalla Collezione Museion
MostraCuratore: Andreas Hapkemeyer