La Gara della Bellezza

L’esposizione a Museion si ispira al famoso quadro “la Grande Jatte” di Georges Seurat. Il dipinto del tranquillo pomeriggio estivo di una domenica parigina di fine Ottocento fa ormai parte dell’immaginario collettivo. È un classico dei manuali di storia dell’arte, ma non solo. È motivo amato per cartoline e poster, riprodotto addirittura su gadget e oggetti d’uso.

Come in un gioco di visioni multiple, l’opera del maestro del puntinismo francese è restituita nella project room di Museion in un disegno, due dipinti e due fotografie di grandi dimensioni, che riportano l’intervento di Marcello Jori. L’operazione è appunto una “Gara della Bellezza” tra natura e arte, ma anche un gioco di percezioni.

Negli acquerelli e nel disegno una nevicata dipinta disturba il placido pomeriggio dell’estate parigina. I fiocchi interferiscono e si integrano nella visione: evocano infatti la tecnica pittorica di Seurat, il puntinismo. Come in un gioco di scatole cinesi, le fotografie riportano invece le riproduzioni del quadro di Seurat, esposte da Jori a una nevicata vera, a Parigi.

Chi vincerà la “Gara della Bellezza”, la sfida tra neve e pittura, tra puntinismo della natura e puntinismo dell’arte? La mostra sottolinea così la complessità del lavoro di Marcello Jori: da una parte artista narratore, creatore di immagini di immediata comprensione e dall’altra artista “performatore”, che impiega la fotografia in maniera concettuale.