2030

Il video mostrava infatti il paesaggio georgiano al confine con la Cecenia comunemente utilizzato dall’industria del cinema per le ambientazioni dei film western, una sorta di finzione nella finzione.Anche nel video 2030, girato nel 2009 e riadattato per la facciata mediale di Museion, Sonia Leimer gioca con la finzione. L’astronauta che si scorge nel video intento ad esplorare un paesaggio extraterrestre è in realtà intento a camminare sulle pietre di un ghiacciaio vicino a Innsbruck che diventa così il set per una missione fittizia su Marte.

L’idea nasce comunque da un dato reale, come sempre avviene nei lavori dell’artista. Il 2030 è infatti l’anno in cui è stata prevista una missione su Marte da parte dell’agenzia spaziale austriaca e la persona nel video indossa proprio una tuta di Panox/Kevlar sviluppata specificatamente per questa missione. Il video ha un duplice significato: da una parte le missioni spaziali rimandano ai costanti tentativi di colonizzazione dello spazio e dall’altra è un riferimento ai cambiamenti climatici che inducono l’uomo a riadattarsi ad un nuovo paesaggio.