Soft Information In Your Hard Facts

In ciascuno di essi l’artista codifica le sue osservazioni su aspetti della vita quotidiana, trasformandole in poetiche ed eleganti opere d’arte. Attraverso la scelta di materiali ricorrenti – scontrini fiscali, sacchetti di plastica, pietre – e temi come il consumismo, l’economia, la temporalità, Kuri dà vita ad un complesso vocabolario visivo che, se da un lato è immediatamente riconoscibile, dall’altro viene costantemente sottoposto a riformulazioni in relazione al contesto in cui viene presentato. Soft Information In Your Hard Facts si sviluppava attraverso la tensione creata dalla dialettica opposizione tra concetti come duro e morbido, intesi sia nella costituzione stessa delle opere che nei loro significati metaforici e allusivi.

Come la maggior parte dei lavori di Gabriel Kuri, anche quelli inclusi nella mostra erano il risultato di un’analisi delle qualità, delle possibilità dei materiali di cui si compongono e delle loro intrinseche implicazioni semantiche. In particolare, il gruppo di opere realizzato per l’esposizione a Museion si confrontava con il tema della montagna e della geografia altoatesina. Le opere diventavano una sorta di strumento, come rafforzato dalla frase sottilmente paradossale del titolo, che sottintende uno stato di dubbio latente. Esse agivano come sottili interferenze, piccole intrusioni, che mettono in crisi le certezze di tutti noi.