Che cosa sono le nuvole?
Opere dalla Collezione Enea Righi

La mostra, il cui titolo si ispira a un cortometraggio di Pier Paolo Pasolini del 1967, intende innescare una riflessione sull’incontro tra due dimensioni: quella pubblica dell’istituzione e quella più intima di una collezione privata. I diversi momenti nel percorso espositivo della Collezione Righi permettono di addentrarsi in alcune tematiche ricorrenti che la contraddistinguono. Il corpo è presente nelle opere di Berlinde De Bruyckere e di Joan Jonas, mentre la sua distruzione e la fugacità dell’esistenza è espressa nelle opere di Ana Mendieta, Zoe Leonard e Jana Sterbak.

Forte è invece la tensione emotiva tra l’impegno socio-politico già dichiarata dalla scultura del sudafricano Kendell Geers, di Deimantas Narkevičius e dai collage di Martha Rosler, accostati ai quadri di guerra di Alighiero Boetti.
Le molte ed eterogenee opere di quest’ultimo, rivelano anche la predilezione tout court per posizioni artistiche complesse, che uniscono sensualità materiale a sottigliezza concettuale.

Questo vale anche per Douglas Gordon, la cui grande installazione fotografica a parete, Punishment exercise (2008) mette in scena una delle tematiche a lui più congeniali, la ricerca dell’identità. Con Gordon Matta-Clark e Dan Graham si accede a una riflessione sulla fruizione dell’architettura che risale agli anni Settanta e viene sviluppata in maniera originale dalla grande installazione dell’inglese Mike Nelson.

Presenti nella collezione installazioni dal carattere prettamente “museale” quali, per esempio, 24 Hour Flower August 5/6, 2004 (Cirsium Acaule) del 2005 di Henrik Håkansson e 145 x 180 x 150 123 x 150 x 42   29 x 28 x 29 + two lights del 2003 di Miroslaw Balka, che con il suo linguaggio austero e minimalista colma di emozioni e narrazioni lo spazio espositivo. La presenza di Nedko Solakov in mostra apre un’ulteriore sfaccettatura della collezione: l’ironia.